SONDAGGISMO PSICOLOGICO

A me il Tg La7 piace, e non perché dice le cose che penso (un Tg che dicesse le cose che penso chiuderebbe ancora prima di finire lo strombettamento della sigla), ma perché parla più o meno di cose che mi interessano. A me non frega niente di chi abbia ammazzato Jennifer Scagnozzi, di quanto siano teneri i cuccioli di Nautilus o di quali acrobazie sessuali eseguano le principesse e i principi sparsi in giro per il mondo, a me interessa la politica e il Tg La7 di questo parla, politica: politica interna, politica estera, fantapolitica, tutta la politica che un uomo può desiderare all’ora di cena. Ma purtroppo anche il Tg La7 ha un difetto, un difetto enorme, una cosa che dovrebbe offendere l’intelligenza di un qualsiasi mammifero mediamente evoluto, ma che, a quanto pare, lascia invece indifferente il telespettatore mediamente involuto.
Com’è noto c’è il diffuso malcostume di dare i risultati di un sondaggio senza menzionare il loro margine di incertezza, cioè l’intervallo entro cui quei risultati possono essere ritenuti affidabili.  Conoscere l’intervallo di affidabilità è una cosa fondamentale, dal momento che la statistica non è un’arte divinatoria. Non è come gli oroscopi che possono fare previsioni senza incertezze, privilegio tipico di ogni forma di ignoranza. Chi fa i sondaggi non va a Delfi a interrogare Oracoli né fruga nell’intestino degli uccelli, semplicemente intervista la gente: più gente intervista più piccola è l’incertezza. Dire che un partito è al 50% non significa niente se non si conosce anche l’incertezza, perché c’è molta differenza fra il 50% ± 0,1% o il 50% ± 50%, precisamente la stessa differenza che passa tra un’informazione e un niente.
Il Tg La7 va ben oltre questo malcostume. Il Tg La7 commissiona un sondaggio alla settimana e ogni settimana commenta minuziosamente le variazioni nel consenso dei partiti dicendo cose come: Sinistra Allegria a Volontà è passata dallo 0,2 allo 0,4%, la Lista Bocchino-Spennella è scesa dello 0,1% nonostante lo sciopero delle feci del suo storico leader, per la prima volta il Centro-Sinistra si porta a 0,3 punti dal Centro-Nulla, e così via. Visto che una variazione è significativa solo se è superiore o perlomeno poco inferiore all’intervallo di affidabilità, uno si chiede: ma quante persone hanno intervistato per avere un’affidabilità dello 0,1%? Centomila? Un milione? Dopotutto la Telecom non dovrebbe avere problemi a telefonare a milioni di persone, già lo fa con lo spam. E intanto che uno pensa a queste cose passa questo cartello.


Dire che passa è un eufemismo, in realtà sfreccia. Arriva inaspettato senza che nessuno lo annunci né lo commenti e rimane sullo schermo non più di quattro secondi, giusto il tempo di arrivare a “criteri seg”,  benché le informazioni interessanti siano nella terzultima riga: “1000 casi” e “± 3,1%”.
Mille casi significa che lo 0,1% è una persona, cioè significa che se un partito è sceso dello 0,1% è perché a casa Budelli non ha risposto Luigi, che ha sempre votato quel partito fin da quando ha imparato a fare le X, ma sua moglie Marialuisa, che per distinguersi dal marito dice sempre a tutti di votare un partito diverso, anche se poi, nel segreto dell’urna, vota anche lei lo stesso partito, dopotutto ha poca fantasia. Invece l’intervallo del 3,1% significa semplicemente una cosa: il Tg La7 parla del nulla, minuti e minuti del più puro e limpido nulla.
Ora, io sono disposto a concedere al conduttore il cosiddetto beneficio del dubbio, magari è in buona fede, in fondo i giornalisti non sono tenuti a sapere quello di cui parlano, ma l’esecutore materiale dei sondaggi? Lui sa. Nonostante la sua pettinatura congiuri contro di lui, sicuramente lui sa, eppure, esattamente come il conduttore, discetta imperturbabile di “trend settimanali” dello 0,1%.
Allora io avrei una cosa da dire a questa persona: persona, forse ti interesserà sapere che, stando ai miei accuratissimi sondaggi telepatici, il 100% degli italiani dice che fai ridere.

LE RISPOSTE A TUTTE LE DOMANDE CHE CONTANO

Cosa c’è dopo la morte?

Quello che c’era prima della nascita.

Chi era in realtà William Shakespeare?

William Shakespeare.

La razza umana si estinguerà?

Sì.

Che cosa nascondono gli americani nell’area 51?

Niente.

Si può prevedere il futuro?

Solo se si ha fortuna.

C’è acqua su Marte?

Sì, ma non è potabile.

Qual è il film più bello del mondo?

Guida galattica per autostoppisti, se l’avesse diretto Woody Allen.

Qual è il film più brutto del mondo?

Guida galattica per autostoppisti.

Chi è il capo della mafia?

Ce n’è più di uno.

Sono veramente andati sulla Luna?

Sì.

Perché l’astrologia funziona?

Perché non hai studiato.

Beatles o Rolling Stones?

Nessuno dei due.

Einstein era davvero quel genio che si racconta?

Sì.

Come si sono estinti i dinosauri?

È cascato un asteroide.

Chi ha messo la bomba a Bologna?

Andreotti.

C’è qualcuno in grado di spostare gli oggetti col pensiero?

Tutti quelli con un domestico.

Chi è stato il calciatore più forte di tutti i tempi?

Fa’ un po’ tu.

È vero che il fumo fa male?

Solo al corpo.

E le madonne che piangono?

Fanno finta.

Padre Pio?

È morto.

Dio esiste?

No.

Lo prendo come un sì.

DIARIO DEI LAVORI DI BORDO

20 marzo 2008.
Inizio lavori. Stabile di 120 metri quadri con giardino, cantina, garage e una piccola piccionaia. Uso abitativo/non abitativo (quando sono fuori). L’ingegnere dice che bisogna iniziare i lavori dalle tapparelle, per risparmiare tempo.

21 marzo 2008.
Ore 10.30: arrivo dell’idraulico. Ha deciso di fare gli scarichi del wc a vista in plexiglas retroilluminato, dice che adesso vanno tanto. 1000 euro.

4 aprile 2008.
Tracce segnate dall’elettricista e dall’idraulico su pavimento e muri, variamente aggrovigliate e tutte convergenti nelle siepi dietro il muretto della strada. Presenza di numerosi fazzoletti usati.

11 aprile 2008, mattina.
Tubo dell’acqua portato dal contatore al garage panoramico al terzo piano. Era già previsto che il tubo facesse alcuni giri attorno alla casa (gli operai devono fare moto, dice l’ingegnere), ma siccome mancava loro il fiato (gli operai non sono abituati a fare moto), si è deciso di sostituire il tubo con un secondo tubo al secondo piano che correrà parallelamente a quello del primo facendo il giro da dietro verso la strada in posizione aggettante, ma capovolta, rispetto al magazzino dei Cosulich in via Raimondi (non so se ho capito, ma ho dato l’okay).

11 aprile 2008, sera.
Il garage piccolo verrà usato come wc (nota: l’idraulico suggerisce di installare fari da giardino e microfoni all’interno del water). 1000 euro.

2 maggio 2008.
Posizionamento corrugati per l’impianto di climatizzazione ecologico. Senza consumare un solo chilowatt garantisce il caldo durante l’inverno (australe) e il fresco durante l’estate (australe). 1000 euro.

9 maggio 2008.
Ore 9.30: falegname. Siccome pioveva non ha potuto fare molto, la pioggia lo rende triste. Ha inciso una bellissima poesia lungo tutto il battiscopa, purtroppo illeggibile (è analfabeta).

15 maggio 2008.
Realizzazione della canna fumaria principale, da cui è stato anche ricavato un piccolo wc per gli ospiti (nota: il numero dei wc sta aumentando sensibilmente).

23 maggio 2008.
Il falegname ha sistemato un pezzo di corrimano in legno pregiato (poliuretano o qualcosa del genere) e ha fatto notare che gli infissi possono essere installati tutti nello stesso punto. È più comodo e si risparmiano circa 1000 euro di manodopera.

25 settembre 2008
Ore 16:22: arrivato il piatto doccia in madreperla antichizzata con muschio sintetico. Sarà incorniciato e appeso in soggiorno. 1000 euro.

26 settembre 2008.
Inizio posatura parquet in soggiorno, sottoscala e ripostiglio (in bagno moquette shaggy). Materiale: listoni prefiniti da 3 micron (il cosiddetto parquet omeopatico). 1000 euro.

6 ottobre 2008.
Prosecuzione lavori interni ed esterni: demolizione del corridoio d’ingresso, immagino per costruire un wc.

16 ottobre 2008.
Terrazzino al piano terra: il posatore dice che le piastrelle non possono essere posate perché sono tutte rotte. Serve urgentemente qualcuno che le aggiusti.

20 ottobre 2008, mattina.
Contrordine. L’ingegnere dice che è meglio posare piastrelle nuove, tanto costano solo 1000 euro. Deve solo verificare che in magazzino ci siano piastrelle uguali a quelle rotte (cioè a forma di tanti piccoli frammenti).

20 ottobre 2008, sera.
Le piastrelle (tutte nuove!) sono state posate nel pomeriggio. Meno male, perché quelle rotte non si trovano più.

13 novembre 2008.
Muffa nel sottoscala. 1000 euro.

19 dicembre 2008.
Il fabbro ha involontariamente rovinato tutte le maioliche del caminetto. Lui dice assolutamente di no, non l’ha fatto involontariamente.

9 gennaio 2009.
Ha telefonato il piastrellista: il gres porcellanato 20x20 Easy Douglas non esiste. Ho dato l’okay.

30 gennaio 2009.
Ore 11.00: l’idraulico è andato a prendersi un piatto di lenticchie con lo zampone. 1000 euro. Lunedì dovrebbe sistemare i sanitari provvisori (due secchi di plastica, uno rosso e uno blu) in modo da poter usare il bagno al primo piano visto che si inizierà a smantellare quello al secondo.

9 febbraio 2009.
Rimozione impalcature e apparizione della madonna in mansarda, dove è stato costruito un piccolo wc votivo.

20 aprile 2009.
Fine lavori. Costo complessivo: 1000 euro (nota: manca la porta d’ingresso).

INTERVISTA FRA ME E ME

Com’è nata in lei la passione per le animazioni?

Può darmi dell’io, se vuole.

Volentieri, com’è nata in me la passione per le animazioni?

Sono l’unico modo che ho per realizzare i miei soggetti, per il resto sono una vera e propria penitenza: ore e ore seduto in poltrona a disegnare, ascoltare la musica e sorseggiare vino d’annata. È spossante.

Perché non provo con i film con gli attori in carne e ossa?

Ci ho provato, ma dopo un po’ mi ritrovo sempre da solo. Non so perché, eppure sono molto cortese quando schiaffeggio le persone. Ho provato anche a recitare.

Sì, lo so.

Ma la persona che appariva in video non corrispondeva all’idea che ho di me. Evidentemente la videocamera non riesce a cogliere il mio charme.

Dico qualcosa dei miei cortometraggi.

D’accordo. Qualcosa di mai visto racconta la storia di due alieni ridicoli che arrivano sulla Terra alla ricerca di qualcosa di interessante, ma non trovano niente. Fondamentalmente parla di quanto è brutto il mondo. Nel Giorno del jujitsu c’è un prete che fa a cazzotti col diavolo e parla di quanto è brutto il mondo. Invece Il pianeta perfetto parla di un mondo bellissimo che è esattamente l’opposto del nostro.
Al momento sto preparando un quarto cortometraggio dove forse tratterò il tema di quanto è brutto il mondo.

Come mai impiego così tanto tempo per delle animazioni di cinque minuti quando c’è gente che sforna un film di due ore all’anno?

Mancanza di fondi, ovviamente. Secondo me lo Stato non finanzia abbastanza i giovani registi quarantenni, e se uno non conosce le persone giuste, le ruote da ungere, i cani da abbaiare e non mordere, è impossibile accedere alle poche risorse disponibili. Io per esempio sono costretto a fare tutto da solo: scrivo una storia che interessa solo a me, disegno il corto completamente a modo mio e lo distribuisco nei festival a mio solo e unico beneficio, e tutto questo senza neanche un euro dallo Stato. Non è vergognoso?

È come uno che si compra la macchina con i suoi soldi.

È vergognoso.

Come giudico i miei cortometraggi?

Penso che al momento siano fra i migliori film italiani in circolazione.

Sul serio?

Sì, e questo nonostante non siano un gran che.

Per caso mi sto prendendo in giro?

No, è che ultimamente il tipico film italiano è solo televisione su pellicola.

È esattamente quello che penso anch’io.

I personaggi non sono personaggi.

Esatto.

Sono persone truccate che fingono di essere qualcun altro. È una cosa che si potrebbe sopportare se ci fosse un intento comico, ma c’è più comicità in un’eruzione cutanea che in un film italiano. Prendi i Monty Python, levagli tutta la comicità e ottieni il tipico film italiano.

Non è che sto esagerando?

Okay, prendi Happy Days e levagli tutta la comicità.

C’è qualcos’altro che mi voglio chiedere?

No.

L’IRRAZIONALITÀ DEL REALE

Una sera di maggio, dopo cena, il vecchio Hegel passeggiava nel centro di Berlino con Romina, la sua fidanzata, una studentessa che vedeva regolarmente ormai da otto minuti. Era una bellissima serata senza luna e il cielo era così limpido che si potevano vedere tutte le stelle, anche quelle dell’emisfero sud. Hegel, però, aveva altro a cui pensare.


Senti, Romina...

Dimmi, Georg Wilhelm Friedrich.

Trombiamo.

Georg Wilhelm Friedrich!

Ovviamente da me, non qui in strada.

Come può una grande mente filosofica dire una cosa del genere?

A chi ti stai riferendo?

C’è modo e modo di dire le cose.

Senti, signorina mia, io coi giri di parole ci ho ho fatto la carriera, okay? Non ti ho mica chiesto una prestazione metafisica.

Hai mai sentito parlare di corteggiamento?

Non è una categoria dello spirito.

È come si comporta la gente normale.

La gente normale... se volevi la gente normale dovevi uscire col tabaccaio. Io sono Hegel, hai presente? Lo spirito assoluto, l’essere in sé e per sé, l’aufhebung... mica cazzi.

Come sei volgare.

D’accordo. Romina, amore mio, vuoi salire da me a fare un po’ di “dialettica”?


A quel tempo Hegel era un filosofo di gran moda, i suoi corsi erano i più seguiti d’Europa e tutte le persone che contavano facevano a gara per avere a cena quest’uomo col colletto di pelliccia che diceva cose tanto bizzarre. Eppure non era sempre stato così. Per esempio alle elementari Hegel andava malissimo.


Hegel Georg Wilhelm Friedrich.

Presente!

Parlami di Cartesio.

Sì, questa la so.

Vai.

Dicesi Cartesio: filosofo razionalista vissuto in Francia nel Seicento sotto il regno di Re Luigi, noto soprattutto per le sue posizioni filosofiche.

Cosa diceva?

...

Hegel, ascolta --

Cogito.

Cogito, e poi?

Ergo est.

Est?

Est.

Penso dunque esiste?

Sì.

È una stupidaggine.

Quello che penso esiste.

E quello che esiste?

Lo penso.

Senti, signorino mio, se non ti metti a studiare farai la fine di Fichte.


Finita la scuola dell’obbligo, Hegel trova lavoro come commesso in una tabaccheria. Da qui a filosofo di fama internazionale il passo è breve.