CONTRO NATURA

Cosa vuol dire “contro natura”? Andare contro le leggi fisiche? Allora niente è contro natura, visto che le leggi fisiche non sono trasgredibili. O forse vuol dire andare contro la natura animale insita in ogni essere vivente? Cioè fare cose che un gorilla, se fosse in me, non farebbe mai? Cose come pettinarmi, guidare in autostrada e cenare al ristorante? Cenare al ristorante è effettivamente una cosa molto poco naturale, forse è per questo che è così piacevole. La verità è che l’essere umano non ha niente di naturale. Ha stimoli naturali (inspirare, espellere, ingerire, espellere, penetrare, espellere e così via), ma li soddisfa tutti in modo non naturale. Per esempio, cosa c’è di naturale in due persone che fanno un figlio?


Domani sospendo la pillola.

Aspettiamo ancora un po’.

Poi nasce a Natale. È orribile per un bambino compiere gli anni a Natale.

Risparmiamo sui regali.

Per favore...

E quando non sei a casa? Come faccio da solo?

Ci sono i miei. Abitano qui di fronte, mica su Marte.

Ok.

Convinto?

Diamo il nostro contributo all’invasione del pianeta!

Voglio il parto naturale.


Lo stupro è naturale, che è più o meno quello che fanno i gorilla, invece sposarsi è contro natura.
Ma forse “contro natura” non significa questo, forse significa “contro le leggi morali di Dio”. Dio ha creato l’universo, lo ha fornito di rigorosissime leggi morali, le ha fatte scrivere in un libro dal linguaggio oscuro, ellittico e metaforico, e poi ha gettato questo libro nel mondo in mezzo a migliaia di altri libri scritti esattamente nello stesso modo oscuro, ellittico e metaforico, ma falsi. Compito dell’uomo è scoprire il libro giusto, decifrarlo, interpretarlo e obbedire a tutto quello che c’è scritto dentro, chi sbaglia sarà punito. Certo, è possibile, dopotutto anch’io da piccolo costruivo i labirinti con i Lego e ci mettevo dentro le formiche: quelle che non trovavano l’uscita, le bruciavo. Chissà, magari Dio ha cinque anni.
O forse no. Forse “contro natura” significa solo “mi stai sulle palle”.