Pare che sulla Terra sia consuetudine andare molto fieri delle dimensioni del proprio pene; non del naso, degli alluci o, che so, del cervello, no, del pene. E non stiamo parlando di differenze di ordini di grandezza fra l’avercelo piccolo o l’avercelo grande, ma di dimensioni che si aggirano sempre intorno ai 15 cm (± 10), eppure basta un centimetro in più per sentirsi i padroni del mondo e un centimetro in meno per iniziare a raccontare che quello che conta non è la lunghezza ma la durata, il diametro, la luminosità o vai a sapere cos’altro, comunque una qualche caratteristica alternativa che l’interessato, guarda caso, ha. Ma nonostante questo grande orgoglio, tutti tengono il proprio pene accuratamente nascosto dentro le mutande invece che metterselo all’occhiello. Non so perché.
Questo per quanto riguarda gli uomini maschi, invece gli uomini femmina, essendo sprovvisti della suddetta propaggine, si vantano delle dimensioni del figlio. Quando infatti un uomo femmina partorisce un figlio, subito si premura di comunicarne le dimensioni e il peso a tutti i conoscenti, i quali dovranno fare finta di essere stupiti.
– È nato Marco! 3,7 kg, 48 cm.
– Fantastico! A riposo o in erezione?
Il resto l'ho scritto qui.