La più grande tragedia dell’essere umano, diciamo pure la tragedia che costituisce l'essenza stessa della sua esistenza, è che più si sforza di essere serio più risulta ridicolo. Ciò è particolarmente evidente in quelle persone che pretendono di sottolineare la loro presunta serietà con appositi costumi (giacca e cravatta, uniforme e medaglie, tunica e aspersorio eccetera), quanto fanno ridere? Ma anche tralasciando questi casi estremi, quanto sono ridicole le persone che non scherzano mai? Mai, neanche una minima allusione autoironica a quanto sia ridicolo non scherzare mai. Quanto sono inesauribilmente fonte di crasse risate?
Tanto.
Perché?
Ottima domanda. La risposta breve è: non lo so.
Ora passiamo alla risposta lunga.
In passato ho sempre dato per scontato che la causa di tutta questa involontaria ridicolezza umana fosse la morte. Ovviamente non parlo della morte come evento, perché tutti gli animali muoiono, anche i criceti, eppure non sono per niente ridicoli.
Ciò che è ridicolo della morte non è il decesso, ma l'ostinazione con cui gli esseri umani vogliono cancellarla dalla loro vita. Lo si vede per esempio ogni volta che uno dice "scomparso" invece di "morto". Non è delicatezza, è il tentativo di manomettere la realtà con le parole, come quando si dice "ti amo" invece di "mi piacerebbe fecondarti". Oppure Dio: quanto fa ridere un povero mammifero consapevole di dover morire che chiede a un essere infinito di sua invenzione di farlo diventare immortale come lui? Non è ridicolo?
Lo è.
Non è spassoso ascoltare tutte queste persone che parlano con la massima serietà di infiniti e aldilà e poi corrono dal medico come tutti gli altri appena hanno il mal di pancia?
Spassosissimo.
Però (c'è un però) questa spiegazione della ridicolezza umana non mi ha mai convinto al 100%, ho sempre trovato che ci fosse qualcosa che non va. Come ho detto, la morte in sé non è ridicola, anzi è un evento molto triste, possiamo tranquillamente dire drammatico. L’idea che uno passi tutta la sua vita a vendere calzini, per dire, guardare partite di calcio e fare figli nella vana speranza di far sopravvivere un po' di se stesso dopo la morte, ispira compassione, non divertimento. Siamo d'accordo su questo, giusto? Pensandoci meglio, questa proiezione dell’essere umano verso l’infinito pur essendo consapevole di essere finito ha un che di eroico, non di ridicolo. O forse eroico e ridicolo allo stesso tempo, come Captain America, il supereroe col costume più ridicolo del mondo (non è una critica, è il suo bello).
Allora perché gli esseri umani sono così ridicoli quando cercano di essere seri, al punto che non c’è niente di più ridicolo al mondo di una persona che non dice mai niente di ridicolo?
Dopo lunga riflessione sono arrivato alla conclusione che la causa di tutto questo non sia la morte, ma la cacca. Lo so, mi dispiace, ma il fatto che il solo nominare la cacca tolga serietà a tutto quello che sto scrivendo è già una prova di quello che voglio dire.
Il fatto che ogni essere umano debba fare la cacca, e che anzi aspiri a fare quotidianamente la cacca altrimenti inizia a provare una sensazione di disagio che a lungo andare può rovinargli la giornata, è qualcosa che non si sposa bene con la serietà. La cacca, esattamente come la morte, è stata rimossa dalla normale conversazione fra esseri umani, anche se i motivi di questa rimozione sono diversi: la morte è stata rimossa perché toglie senso all'esistenza, la cacca perché la rende ridicola. È molto difficile prendere sul serio una persona che dà lezioni di morale alle folle se ce la immaginiamo seduta sul water. E a differenza della morte che viene veramente rimossa dalla consapevolezza umana, la cacca viene rimossa solo dalle conversazioni, ma tutti siamo sempre perfettamente consapevoli che la persona che abbiamo di fronte, chiunque sia, fa la cacca. Tutti, quando stringiamo la mano di qualcuno, sappiamo che quella mano ha pulito il sedere del proprietario della mano qualche ora prima. Curiamo il nostro abbigliamento, decoriamo il nostro corpo con i più disparati segni della serietà, usiamo parole altisonanti e piene di "senti qua come sono serio", ma poi finiamo sempre sul water a fare la cacca, tutti i giorni, o almeno lo speriamo.
È soprattutto questo che rende ridicolo l'essere umano: il far finta di non essere quel tipo di persona che fa la cacca, quando tutti sanno benissimo che la è, anche se dice “metafisica“, “dialettica“ e "fenomenologia".
Dunque come si fa a parlare di cose serie senza sembrare ridicoli?
Allora, qui non ho una risposta definitiva, posso però dire che un modo, non dico per risolvere la situazione, ma almeno per migliorarla, è non sforzarsi di sembrare seri.