CHE COS’È LA DEMOCRAZIA

Ho pensato che forse è il caso di spiegare in due parole cos’è la democrazia, visto che leggendo i giornali ho l’impressione che non lo sappia nessuno. Poi magari lo sanno tutti e sono io che leggo i giornali sbagliati (giornali italiani), in tal caso queste parole potranno comunque servire come utile ripasso.

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Allora, prima cosa, la democrazia non esiste. È vero che sul dizionario c’è scritto “forma di governo in cui la sovranità appartiene al popolo”, ma quale popolo può mai essere sovrano? È già difficile trovare una persona sovrana di se stessa, figuriamoci un popolo. Qualsiasi forma di governo reale avrà sempre un gruppo più o meno ristretto e più o meno temporaneo di persone che prendono le decisioni e una massa di gente più o meno belante che obbedisce.

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Comunque nemmeno il popolo esiste, ma questo è un altro discorso.

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Fra le forme di governo reali ci sono per esempio le “democrazie”, che sono tante e sempre circondate da opportune virgolette. Queste sono forme di governo in cui la sovranità non appartiene al popolo, ma a un gruppo di persone dal quale quasi nessuno del popolo è per principio escluso e sul quale quasi chiunque del popolo può esercitare un qualche tipo di condizionamento. Questa è la definizione di “democrazia” più rigorosa che si possa dare, della quale pregherei di notare principalmente tre cose: a) “più o meno”, b) “quasi”, c) “un qualche tipo”.
In pratica la democrazia è un ideale, mentre le “democrazie” sono le realizzazioni concrete di questo ideale. Un po’ come la differenza che c’è fra la foto sulla scatola della pizza surgelata e la “pizza” che poi esce dal forno.

PROBLEMA
Prendere uno Stato a caso e decidere se è “democratico”. Bisogna vedere se ci sono le elezioni? Bisogna vedere se c’è libertà di espressione? Bisogna lanciare una moneta?

SOLUZIONE
Le risposte sono, rispettivamente, no, no e no. Esistono Stati non democratici in cui ci sono le elezioni (Iran) e Monarchie Assolute in cui la gente può dire tutto quello che vuole senza essere decapitata (Città del Vaticano).
Per capire se uno Stato è “democratico” bisogna guardare la sua Costituzione.

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Le Costituzioni sono di solito divise in due parti. Una parte dove si enunciano dei principi, tipo “Repubblica fondata sulla gioia di vivere e la spensieratezza, che ripudia il brutto tempo e riconosce l’indiscutibile affettuosità dei gattini”, e una parte dove invece si stabilisce l’organizzazione politica dello Stato. La prima parte è la scatola della pizza, la seconda è la pizza, e, naturalmente, la maggior parte della gente mangia la scatola e butta via la pizza. Questa straordinaria facoltà umana di concentrarsi sempre su ciò che è inessenziale e ignorare ciò che è essenziale ha veramente del prodigioso, ma anche questo è un altro discorso.
Per decidere se uno Stato è “democratico” bisogna fare solo due cose:
I) Guardare se la sua Costituzione è in accordo con la definizione di “democrazia” data sopra,
II) Se sì, verificare che chi è al potere rispetti la Costituzione.

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Verificare la condizione I non è facile. Se per esempio si prende l’Italia, si ha che i minorenni sono esclusi dal Parlamento (niente sovranità) e non possono nemmeno votare (niente condizionamento sui sovrani), eppure tutti sono più o meno concordi nel dire che la Costituzione italiana è “democratica”. Io non so se sia vero, ma prendiamolo per buono.

POSTULATO
La Costituzione italiana è “democratica”.

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Quindi in Italia ogni Governo è “democratico” se e solo se si forma, si comporta e si scioglie nei modi prescritti dalla Costituzione.

ESEMPIO
La Costituzione italiana contiene i due seguenti articoli:
92: il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
94: Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.
Ora, supponiamo che il Presidente della Repubblica nomini Presidente del Consiglio Gennarino, il barbone che bivacca davanti al supermercato di Borgo San Pietro, e che poi Gennarino ottenga la fiducia del Parlamento. Allora in questo caso si deve affermare che il Governo Italiano è “democratico”, e lo è nonostante Gennarino non abbia mai preso un voto in tutta la sua vita. Neanche a scuola, visto che è analfabeta.
Se l’articolo 92 dicesse “il Presidente del Consiglio è eletto a suffragio universale e diretto” allora questo ipotetico Governo Gennarino non sarebbe “democratico”, ma l’articolo 92 non dice così, e quindi il Governo Gennarino, bello o brutto che sia, è un Governo “democratico”.
In Italia sarebbe proprio un Governo eletto direttamente dal popolo a non essere “democratico”, per esempio il Governo di un erotomane ossessionato dalla calvizie che alle elezioni per il Parlamento facesse stampare “nome e cognome presidente” sui simboli del partito.

CONCLUSIONI
I giornalisti che dicono che un Governo Italiano non è democratico perché non eletto dal popolo o sono ignoranti o cercano solo di compiacere i propri lettori. Non ci sono altre possibilità. Nel primo caso sono pregati di aggiornarsi, nel secondo sono pregati di smettere di chiamarsi giornalisti.