BATTUTORIAL

Com'è universalmente riconosciuto, scopo principale di una battuta è far ridere. Ne deriva che le battute belle sono quelle che fanno ridere, mentre le battute brutte sono quelle che non fanno ridere. Questo potrebbe far ingenuamente pensare che una battuta abbia mediamente il 50% di probabilità di essere bella e il 50% di essere brutta, visto che uno può o

a) ridere

o

b) non ridere,

ma in realtà non è così, perché c'è anche chi

c) si offende.

È importante sottolineare che c) non è un banale sotto caso di b), ma un terzo caso a sé stante. "Non ridere" significa semplicemente e neutralmente trovare una battuta non divertente, come quando non si mangia un certo cibo perché non lo si trova buono, invece offendersi significa ritenere che quel cibo trasgredisca una qualche norma più o meno divina.
Il seguente diagramma mostra tutte le possibili reazioni di un essere umano mediamente permaloso quando sente una battuta.


Supponendo per semplicità che tutti i percorsi del diagramma siano equiprobabili, si vede che uno ride solo in un caso su sei, cioè nel 17% dei casi, mentre si limita a non ridere nel 33% dei casi e addirittura si offende nel 50%. Può così succedere che quando si fa una battuta in pubblico ci siano quelli che si offendono per quello che hai detto, quelli che si offendono per quello che credono che tu abbia detto e quelli che si offendono perché non hanno capito quello che hai detto, così, per sicurezza.
Il diagramma appena visto fornisce però anche un modo molto semplice per aumentare le probabilità di successo di una battuta, basta evitare tutte le diramazioni indesiderate. Vediamo come.
Il primo bivio che si incontra è quello che divide chi capisce la battuta da chi non la capisce, dunque per imboccare la strada che porta alla risata sarà sufficiente esprimersi nel modo più chiaro possibile. Le battute devono essere semplici, esplicite, magari accompagnate da un accenno di spiegazione. Per esempio bisogna assolutamente evitare di fare quelle battute in cui si dice una certa cosa, ma in realtà dal contesto uno dovrebbe capire che si intende esattamente l’opposto. Sono battute che rifuggono la risata, così come i vampiri, creature che notoriamente vivono di notte (cioè in assenza di luce), rifuggono la luce.
Una volta eliminata la possibilità di non essere capiti, le probabilità diventano:

Risata 33%
Non risata 33%
Offesa 33%

Già meglio.
Per aumentare ulteriormente le probabilità della risata, è assolutamente indispensabile che al bivio successivo nessuno imbocchi la strada del sentirsi toccato nel vivo. Prendiamo per esempio la battuta appena fatta:

“sono battute che rifuggono la risata come i vampiri rifuggono la luce”.

Questa ha scarsissime possibilità di toccare qualcuno, visto che i vampiri non esistono, ma se invece avessi scritto

“sono battute che rifuggono la risata come i neuroni rifuggono i grillini”

(cosa che peraltro non penso) avrei offeso circa il 30% della popolazione italiana, e questo è un problema, soprattutto se voglio vendere un libro, una cremina bio o un berretto di stagnola per proteggersi dai raggi cosmici.
Oggi lo spettro degli argomenti che possono offendere la gente si è molto allargato, inoltre, grazie ai cosiddetti social media, il processo di individuazione della battuta sgradita e di linciaggio del colpevole è molto più rapido e efficace rispetto al passato. Se l’Inquisizione avesse avuto Facebook, avrebbe bruciato molte più streghe. O vampiri.
Ecco dunque un elenco provvisorio e necessariamente incompleto degli argomenti che bisogna assolutamente evitare quando si fa una battuta:

Politica
Religione
Calcio
Abitudini alimentari
Difetti fisici
Animali (ma solo quelli carini, la tenia solium può essere sbertucciata senza pietà)
Musica
Cinema e televisione
Sistemi operativi
Minoranze (a meno che tu non appartenga a quella minoranza, in tal caso è ok)
Pedofilia
Cataclismi
Olocausti
Posizione del rotolo della carta igienica

Anche i vecchi argomenti da Settimana Enigmistica, tipo la suocera, la moglie o i bambini rompicoglioni, sono temi troppo sensibili per essere affrontati senza rischi, dunque sarà bene inserirli nella suddetta lista.
Ci sarebbero ancora molte cose da dire, per esempio che è sempre meglio accompagnare le battute con faccine sorridenti o farle in dialetti ritenuti simpatici, tipo il romanesco, il fiorentino, il romanesco o, in alternativa, il romanesco, ma se già ci si limita a seguire le poche regole qui esposte, le probabilità di successo di una battuta saranno circa del 50%, che non è poco.
Quello che segue è un ottimo esempio di battuta divertente: