L'IMPORTANZA DEI GRILLINI

Spero di non offendere nessuno se dico che in tutti noi c'è un piccolo grillino, anche nelle persone più insospettabili, anche in Soros. Lo so perché qualche tempo fa ho letto "The Alchemy of Finance: The New Paradigm", un libro che Soros ha pubblicato nel 1988, e qua e là saltano fuori alcuni degli ora ben noti preconcetti grillini: la sfiducia nel Fondo Monetario Internazionale, l'uso di termini come "fondamentalismo liberista", la globalizzazione finanziaria vista come portatrice di un'imminente catastrofe mondiale eccetera, ma soprattutto c'è quel caratteristico atteggiamento grillino per cui un totale profano di politica economica e di scienza delle finanze come Soros (profano per sua stessa ammissione) pensa di avere capito tutto sul funzionamento dei mercati finanziari, anche cose che gli accademici di tutto il mondo ignorano e che i famosi media mainstream "non ci vogliono dire" (il virgolettato non è dal libro di Soros, ma dal libro dei luoghi comuni grillini). Soros sarebbe l'idolo dei grillini se solo sapessero leggere (e non fossero vagamente antisemiti, parlo di quell'intramontabile antisemitismo popolare per cui la cosiddetta "lobby ebraica" sarebbe una cosa reale e non semplicemente un'espressione antisemita).
Piccola precisazione: da qui in avanti col termine "Grillini", con la "g" maiuscola, non intenderò semplicemente i rappresentanti del Movimento 5 Stelle (con un po' più di sforzo potevano trovare un nome anche più scemo, che so, "Organizzazione 3 Gamberi", "Formazione 8 Volante", "Ayurveda Relax 50 minuti"), ma intenderò più in generale quel tipo di persone che si possono trovare ovunque e in qualsiasi epoca e che hanno quelle caratteristiche distintive che nell'Italia di oggi sono così ben rappresentate dai "grillini" con la "g" minuscola. In questo senso sono Grillini i Khomeinisti, i QAnoniani, i fan di Putin, la maggior parte dei Brexiter, gli Anti-Vaxxer di tutto il mondo, tanti seguaci di Modi in India e di Bolsonaro in Brasile, ma anche i Leghisti (che potremmo definire una versione xenofobicamente consapevole dei grillini) e persino gente del PD. Il mondo pullula di Grillini. Per esempio, nell'Italia all'epoca fascista, i Grillini erano i fascisti, in particolare i fascisti alla Bombacci, quelli che erano davvero convinti di fare il bene dell'umanità (e quindi i peggiori), più che i fascisti alla Starace, a cui fondamentalmente piaceva solo menare.
È normale che sia così, perché la Grillinità (o se si preferisce Grillineria) è una condizione esistenziale costitutiva dell'essere umano. Tutti nasciamo Grillini, così come tutti nasciamo ignoranti, egotisti e psicopatici, ed è solo attraverso il contatto con la civiltà che possiamo smettere di esserlo, o perlomeno cercare di esserlo meno, ognuno secondo le sue possibilità e le sue opportunità. Come dice quella famosa frase di Rousseau "l'uomo nasce in catene, ma ovunque può diventare libero". Certo, per alcuni è un po' più difficile che per altri; per i grillini è stato evidentemente impossibile. In che modo allora possono essere considerati importanti?
Beh, prima di tutto sono importanti proprio perché sono Grillini in modo integrale e ben riconoscibile, e questo fa sì che proprio grazie a loro questa condizione esistenziale primordiale abbia oggi finalmente un nome.
A questo proposito vorrei far notare quanto è perfetta la parola "grillino", è una di quelle parole che rendono benissimo l'idea già da sole, come "borbottio", "smargiasso" o "demagogia", perché i Grillini sono proprio così: sono piccoli, tanti, fastidiosi e saltellanti come un'invasione di grilli, tutti uguali come sancisce mirabilmente il loro motto: uno vale uno. Pensa che sfortuna se Beppe Grillo si fosse chiamato, che so, Beppe Rodomonti: "i rodomontiani aprono il Parlamento come una scatoletta di tonno", non funziona, vero? Ha quasi un che di nobile. "Rodomontiani" non fa percepire il cieco brulicare di una massa di persone minuscole con le loro vocine sghignazzanti e i loro occhietti umidi; "grillini" invece è perfetto, "zanzarini" sarebbe stato ancora meglio, o "escherichia colini", ma anche "grillini" va benissimo.
C'è poi un altro motivo per cui sono importanti, anzi fondamentali: attraverso il loro esempio, ognuno ha la possibilità di riconoscere il Grillino che ha dentro di sé e distaccarsene, perfezionando così il suo processo di autosgrillinamento.
Per me è stato così. Non che io sia mai stato grillino, questo no, però tempo fa avevo anch'io qualche preconcetto tipicamente Grillino, proprio come Soros, luoghi comuni raccattati con le orecchie un po' qua e un po' là e che ritenevo plausibili non perché li avessi mai approfonditi, ma proprio perché non li avevo mai approfonditi. Se ho abbandonato quei preconcetti a gambe levate e in modo definitivo come nessuna argomentazione avrebbe mai potuto convincermi a fare, è solo merito dei grillini.
Il giorno in cui per la prima volta ho sentito parlare il mio primo grillino in carne e ossa, all'inizio ho provato una strana sensazione: su certe cose mi veniva da dargli ragione (le banche qua, la democrazia diretta là...), anche se io le avrei espresse usando i congiuntivi, ma allo stesso tempo mi vergognavo, com'era possibile? Eppure anche a me piaceva Rousseau, ma più lo ascoltavo e più lo sentivo fare errori logici, banalizzare tutto il banalizzabile, inanellare un luogo comune dietro l'altro e sostituire le argomentazioni con un po' di retorica da rappresentate di classe e il sarcasmo di un bulletto mancato, più la mia vergogna aumentava, finché a un certo punto mi sono detto: "un momento, ma questo qua è un imbecille". È stato un momento catartico, come guardarsi per la prima volta allo specchio e scoprire che, quando fai certi discorsi, non sembri così


ma così


Siccome i grillini dicono solo cose da Grillini e le dicono in modo assolutamente spontaneo e convinto (e dunque senza possibilità di errore), sono perfetti per fare un rapido check sullo stato attuale delle proprie convinzioni personali e depurarsi così da eventuali "idee" Grilline residue.
Qui di seguito ho stilato una piccola lista di queste tipiche "idee" grilline. Ovviamente è solo un abbozzo che deve essere migliorato e ampliato, ma già così può essere un utile strumento per perfezionare il proprio processo di sgrillinamento (con la spunta ho segnato quei preconcetti che, più o meno, avevo anch'io).

1) Destra e sinistra non esistono;
2) La ricerca scientifica persegue principalmente interessi economici;
3) I mercati finanziari distruggono l'economia reale ✓ (cioè, non è che io proprio lo pensassi ("pensassi"), però, insomma, avevo un pregiudizio negativo nei confronti dei mercati finanziari senza sapere nemmeno bene cosa fossero, quindi mi pare di meritarmi la spunta);
4) La politica come professione è male ✓;
5) [Un complotto mondiale a caso] ✓ (Va bene, lo ammetto, anch'io tanti anni fa ho prestato l'orecchio a un complottino, ok? Ma ero molto giovane, non ne ero pienamente consapevole e alla fine non era uno di quei complotti così assurdamente pazzi come le scie chimiche, per dire, era solo mediamente pazzo, un complotto pazzerello, diciamo, e comunque mi è bastato ascoltare Giulietto Chiesa per cinque minuti per provare la vergogna descritta sopra e tornare subito in me);
6) I media ci tengono nascosta la verità;
7) Democrazia diretta > democrazia rappresentativa ✓;
8) Sovranismo > Sovranazionalismo;
9) Saggezza popolare > esperienza professionale;
10) Naturale = sano, artificiale = malsano;
11) Gli elettori sono migliori dei loro rappresentanti ✓ (questa purtroppo è una Grillinata che ho pensato per tantissimo tempo);
12) "Non sono antisemita, ma la finanza mondiale è manovrata dalla lobby ebraica" (grazie a dio questa cosa non l'ho mai pensata, è stato sufficiente frequentare le scuole elementari);
13) Report è una trasmissione attendibile ✓(questo punto può essere approfondito qui).