Il calcio mi è sempre sembrato uno sport ridicolo. A parte la solita cosa che si dice dei 22 milionari in calzoncini corti che rincorrono un pallone (verissimo), mi ha sempre fatto ridere anche il contrasto fra tutta quell'enfasi da guerrieri maori e l'incredibile facilità con cui si buttano per terra a piangere appena li sfiori. Io non capisco come facciano gli arbitri a sopportare queste sceneggiate: prima si rotolano con le convulsioni come se avessero una caviglia in una tagliola e due secondi dopo stanno saltellando per i prati come se niente fosse. Io, uno che mi fa così, lo espellerei subito, espellerei lui, il suo allenatore e tutta la sua famiglia. Le partite finirebbero probabilmente in 3 contro 5, ma almeno sarebbero più serie.
E poi il calcio mi è sempre sembrato noioso. Per ogni gesto atletico esteticamente degno di nota, devi sorbirti cento azioni confuse, mischie, rimpalli casuali e infiniti passaggini inutili avanti e indietro a metà campo.
Però, col fatto che l'Italia ha vinto gli Europei, ho iniziato a guardare qualche partita anch'io e devo dire che il calcio non è poi così male, basta guardarlo con la giusta prospettiva. Per esempio ho capito che non è uno sport che va goduto come pura esperienza estetica, tipo il beach volley, ma come surrogato momentaneo della vita sul quale focalizzare per 90 minuti (più recupero) la propria volontà. Da questo punto di vista funziona benissimo, basta avere una squadra per cui tifare ed è fatta: ti annulli completamente per tutta la partita, diventi un tutt'uno con la tua squadra e non pensi più alle scadenze, al mutuo, alla guarnizione della caldaia che sono due mesi che va fatta sostituire e all’inesorabile avvicinarsi della morte, ma pensi solo a fare gol. Le azioni confuse, i rimpalli casuali eccetera non sono più noiosi, sono momenti in cui soffri e speri. E se alla fine della partita la tua squadra ha vinto sei felice per almeno un paio di giorni, anche se la tua vita è rimasta esattamente come prima, se invece ha perso... beh, se ha perso la colpa è dell'arbitro o dell'allenatore o di qualche giocatore scarso, mai tua. Se vinci hai vinto tu, se perdi è colpa di qualcun altro. Non è bellissimo? (Tutto questo funziona meglio con un paio di birre).
Così, per curiosità, ho guardato i risultati delle altre squadre e ho visto che la Francia ha battuto il Kazakistan 8 a 0. Pazzesco, no? 8 a 0 vuol dire un gol quasi ogni 10 minuti. Com'è possibile?
Però, col fatto che l'Italia ha vinto gli Europei, ho iniziato a guardare qualche partita anch'io e devo dire che il calcio non è poi così male, basta guardarlo con la giusta prospettiva. Per esempio ho capito che non è uno sport che va goduto come pura esperienza estetica, tipo il beach volley, ma come surrogato momentaneo della vita sul quale focalizzare per 90 minuti (più recupero) la propria volontà. Da questo punto di vista funziona benissimo, basta avere una squadra per cui tifare ed è fatta: ti annulli completamente per tutta la partita, diventi un tutt'uno con la tua squadra e non pensi più alle scadenze, al mutuo, alla guarnizione della caldaia che sono due mesi che va fatta sostituire e all’inesorabile avvicinarsi della morte, ma pensi solo a fare gol. Le azioni confuse, i rimpalli casuali eccetera non sono più noiosi, sono momenti in cui soffri e speri. E se alla fine della partita la tua squadra ha vinto sei felice per almeno un paio di giorni, anche se la tua vita è rimasta esattamente come prima, se invece ha perso... beh, se ha perso la colpa è dell'arbitro o dell'allenatore o di qualche giocatore scarso, mai tua. Se vinci hai vinto tu, se perdi è colpa di qualcun altro. Non è bellissimo? (Tutto questo funziona meglio con un paio di birre).
Così, per curiosità, ho guardato i risultati delle altre squadre e ho visto che la Francia ha battuto il Kazakistan 8 a 0. Pazzesco, no? 8 a 0 vuol dire un gol quasi ogni 10 minuti. Com'è possibile?
Ho dato un'occhiata agli altri risultati del Kazakistan:
Kazakistan - Finlandia: 0 - 2
Kazakistan - Bosnia ed Erzegovina: 0 - 2
Macedonia del Nord – Kazakistan: 4 -0
Albania – Kazakistan: 2 - 0
Kazakistan – Lituania: 1 - 2
Ha perso pure con la Lituania? In casa? L'Italia con la Lituania ha vinto 5 a 0. Ma quanto è scarso il Kazakistan?
Con Andorra invece se la gioca: un pareggio (1-1) e una vittoria (4-0).
Andorra: 77260 abitanti.
Kazakistan: 18750000 abitanti.
Se la gioca...
Com'è possibile che con 19 milioni di abitanti a disposizione, il Kazakistan non abbia nessuno di meglio da mandare in campo di Aýımbetov, Zharynbetov, Taykenov eccetera? E perché si chiamano tutti Qualcosaov?
Il Kazakistan non è un paese ricco, ok, ma ha pur sempre un PIL procapite che è quasi il doppio di quello del Brasile.
PIL procapite Kazakistan: 26500 $, ranking FIFA 125°.
PIL procapite Brasile: 15500 $, ranking FIFA: 2°.
E poi il calcio non è uno sport da ricchi. Non è come il golf o la Formula 1 che per praticarli da bambino devi avere i soldi per comprarti le mazze o una Ferrari, per il calcio basta avere una palla e almeno un amico disposto ad andare in porta.
L'unica spiegazione è che agli abitanti del Kazakistan, del calcio, non freghi assolutamente niente, un po' come gli italiani con il cricket. Allora mi è tornato in mente che i Kazaki vanno pazzi per i cavalli, proprio così. L'avevo scoperto guardando John Oliver.
Quindi, ho pensato, lo sport nazionale del Kazakistan sarà sicuramente qualcosa con i cavalli. Cosa potrà mai essere? L'ippica? Il dressage? Il volteggio? No, il buzkashi, detto anche "polo con capra".
Kazakistan - Finlandia: 0 - 2
Kazakistan - Bosnia ed Erzegovina: 0 - 2
Macedonia del Nord – Kazakistan: 4 -0
Albania – Kazakistan: 2 - 0
Kazakistan – Lituania: 1 - 2
Ha perso pure con la Lituania? In casa? L'Italia con la Lituania ha vinto 5 a 0. Ma quanto è scarso il Kazakistan?
Con Andorra invece se la gioca: un pareggio (1-1) e una vittoria (4-0).
Andorra: 77260 abitanti.
Kazakistan: 18750000 abitanti.
Se la gioca...
Com'è possibile che con 19 milioni di abitanti a disposizione, il Kazakistan non abbia nessuno di meglio da mandare in campo di Aýımbetov, Zharynbetov, Taykenov eccetera? E perché si chiamano tutti Qualcosaov?
Il Kazakistan non è un paese ricco, ok, ma ha pur sempre un PIL procapite che è quasi il doppio di quello del Brasile.
PIL procapite Kazakistan: 26500 $, ranking FIFA 125°.
PIL procapite Brasile: 15500 $, ranking FIFA: 2°.
E poi il calcio non è uno sport da ricchi. Non è come il golf o la Formula 1 che per praticarli da bambino devi avere i soldi per comprarti le mazze o una Ferrari, per il calcio basta avere una palla e almeno un amico disposto ad andare in porta.
L'unica spiegazione è che agli abitanti del Kazakistan, del calcio, non freghi assolutamente niente, un po' come gli italiani con il cricket. Allora mi è tornato in mente che i Kazaki vanno pazzi per i cavalli, proprio così. L'avevo scoperto guardando John Oliver.
Quindi, ho pensato, lo sport nazionale del Kazakistan sarà sicuramente qualcosa con i cavalli. Cosa potrà mai essere? L'ippica? Il dressage? Il volteggio? No, il buzkashi, detto anche "polo con capra".
Interessante.
Siccome non ho mai sentito nominare questo buzkashi, mi limito a riportare quello che c'è scritto su Wikipedia:
Siccome non ho mai sentito nominare questo buzkashi, mi limito a riportare quello che c'è scritto su Wikipedia:
Il buzkashi è praticato su un grande campo, la cui lunghezza può variare da circa 400 metri alle dimensioni di un campo da calcio, da due squadre di cavalieri. Scopo del gioco è impadronirsi della carcassa di una capra e lanciarla oltre un segno di demarcazione o in una area definita.
Credo non sia sfuggita l'espressione "carcassa di una capra".
In Kazakistan il buzkashi viene preso molto sul serio. C'è un campionato nazionale con giocatori professionisti, tifosi e dipattiti del dopo partita esattamente come in Italia per il calcio. C'è anche una competizione internazionale eurasiatica tipo la Champions League, visto che il buzkashi è popolare anche in Afghanistan, Pakistan, Kirghizistan e, chi l'avrebbe mai detto, Tagikistan.
Ovviamente ci sono anche le nazionali. In questo video si può vedere un gol segnato durante una finale del 2016 fra Kazakistan e Kirghizistan: dopo una prolungata azione in area, si vede l'attaccante del Kazakistan (o forse del Kirghizistan) che di prepotenza mette il cadavere di capra in porta.
Il calcio non è uno sport poi così ridicolo.