PADANINAZI

La Lega Nord è un partito neonazista. Non è un modo di dire, non è un’iperbole, non è un insulto e non è nemmeno, come si dice adesso, una reductio ad hitlerum, ma è solo la verità: pura, semplice e banale come solo la verità sa essere. Queste persone con lo sguardo da animale impagliato, il fazzolettino verde sempre in bella mostra e una parlata simile al gorgoglio dei lavandini sono persone che non hanno niente da invidiare ai nazisti, a parte l’abbigliamento. Prendi queste persone, mettile nella Germania del ‘32 e ti votano Hitler.
Cosa facevano i nazisti?
1) Odiavano gli ebrei.
2) Consideravano gli ebrei pericolosi.
3) Isolavano gli ebrei dai non ebrei.
4) Espellevano gli ebrei.
5) Ammazzavano gli ebrei.
Sostituisci “ebrei” con “negri” e ottieni i leghisti, tali e quali: i punti 1, 2, 3 e 4 li fanno già tutti i giorni, o almeno ci provano, il punto 5 no, ma solo perché non ne hanno la possibilità. Il fatto che i leghisti non si dedichino allo sterminio sistematico di magrebini, zingari e cinesi non dipende dalla mancanza di voglia, ma dalla mancanza di possibilità di farlo. Anche i nazisti sarebbero rimasti innocui se non avessero preso il 37% dei voti. Magari si sarebbero limitati a riempire ampolle con l’acqua del Reno o a latrare nei talk show radiofonici, ma non sarebbero mai arrivati al tanto agognato punto 5, quello che li ha resi famosi. Prova a dare il 37% dei voti alla Lega Nord e poi vediamo cosa succede.
Cosa diceva il programma del Partito Nazista? Tolte le solite banalità su pace, uguaglianza e trattati di Versailles, diceva questo:
– Solo chi ha sangue tedesco può essere considerato cittadino tedesco.
– Gli stranieri possono stare in Germania solo come ospiti e sottostando a leggi speciali riservate ai non cittadini.
– Nessuna carica pubblica può essere rivestita da stranieri.
– Lo Stato deve provvedere prima ai bisogni dei cittadini e dopo a quelli degli stranieri.
– L’immigrazione deve essere impedita e tutti gli stranieri immigrati in Germania dopo il 1914 devono essere espulsi.
Sostituisci “sangue”, “Germania” e “tedesco” con “cultura”, “Perarolo di Cadore” e “perarolese cadoreño” e ottieni il programma della Lega Nord uguale sputato, compresa la cosa del “1914”. Quindi, siccome nell’universo dove vivo io c’è l’abitudine di dare nomi uguali a fenomeni uguali, io penso che il modo più preciso, onesto e veritiero di chiamare i leghisti non sia “provocatori” o “gente pittoresca” o “costola della sinistra”, ma “nazisti”, o al massimo “neonazisti” o “nazistoidi”, l’importante è che ci sia la particella “nazi”, poi li si può chiamare come si vuole, anche “padaninazi”.
È vero che i nazisti e i leghisti si sono manifestati in modi diversi: quelli avevano la svastica questi hanno il sole delle Alpi, quelli mitizzavano Wagner e Nietzsche questi Laura Pausini e Umberto Smaila, quelli parlavano tedesco questi non si sa bene cosa, ma il fenomeno alla base è esattamente lo stesso. Anche un sasso che cade e un pianeta che orbita sono due manifestazioni diverse della gravità, ma nessuno si sognerebbe di parlare di leggi fisiche diverse, così nessuno dovrebbe sognarsi di fare troppe distinzioni fra il nazismo e il leghismo. I leghisti sono come i nazisti, solo un po’ più ignoranti.



(cfr. Nazistania)