LA GIORNATA TIPO DI DIO

Fin dall’antichità gli uomini si sono interrogati sull’essenza di Dio, la sua natura e altre cose di questo tipo. Esiste? Com’è fatto? Crea mondi? Perché? Sa nuotare? Non sono questioni di poco conto.
Su Dio è stato detto praticamente tutto: che è onnipotente, onnisciente, immanente, trascendente, misterioso, burlone, indifferente, vendicativo, intelligibile, vegetariano, uno, trino, plurimo, morto. Per gli gnostici, per esempio, era una persona davvero poco rispettabile. Quando si sente qualcuno che bestemmia, magari è solo uno gnostico che sta pregando.
Da un po’ di tempo a questa parte, diciamo un secoletto, si sente spesso dire che parlare di metafisica in questi termini, come se Dio fosse una persona con i superpoteri, sia da sempliciotti. Secondo alcune persone particolarmente dedite all’esistenzialismo ontologico (non chiedermi niente), Dio non avrebbe nemmeno la barba e il mantello. Naturalmente io non so come stiano le cose, ma in ogni caso per me la questione più interessante non è se Dio esiste o non esiste, ma come passa le giornate.
Un tempo rispondere a una simile domanda sarebbe stato fuori dalla portata di qualsiasi studioso. Ai tempi di Sant’Agostino non esistevano i computer e Wikipedia, per cui, se un teologo voleva fare una ricerca su qualche questione spinosa come, che so, la presenza del male nel mondo o se si possa mettere il parmigiano sulla pizza margherita, se ne sarebbe dovuto andare fino alla biblioteca di Alessandria d’Egitto o di qualche altro posto del genere, magari a piedi, e sperare che il libro non fosse fuori in prestito.


Buongiorno, non è che per caso avete qualcosa di Schopenhauer?

Aspetti, mando i ragazzi a controllare.

Ci vorrà molto?

Un mesetto, due al massimo.

Fantastico! Me l’avevano detto che siete efficienti.

Se intanto vuole accomodarsi... la chiamiamo noi.

Avete qualcosa da leggere nel frattempo?

Certo! In sala d’attesa può trovare il giornale di quest’anno.


È facile immaginare quanto fosse faticoso il lavoro di teologo a quel tempo. Credo sia per questo che li facevano tutti santi. Oggi per fortuna tutti questi problemi non ci sono più, se uno vuole sapere qualcosa su qualsiasi cosa, c’è Google e in cinque minuti è fatta. Dio poi è uno degli argomenti più trattati e sviscerati di tutto lo scibile.
Qui di seguito riporto le informazioni più interessanti che ho trovato sul suo conto, a quanto pare non è una persona poi così misteriosa.
Allora, per prima cosa, contrariamente a quello che si pensa, la vita di Dio non è niente di eccezionale. Per certi versi è simile alla vita di un qualsiasi essere umano, solo che è immortale, onnipotente e ricco sfondato, com’è naturale che sia una persona che può creare gli euro col pensiero.
Alla mattina si alza abbastanza presto, verso le sette e mezza (in realtà non avrebbe bisogno di dormire, ma gli piace l’idea) fa colazione cincischiando su Internet, controlla la posta, due carezze al suo cagnolino San Domenico e poi via sotto la doccia. Anche qui, non avrebbe bisogno di lavarsi, ma il fatto è che Dio sa quanto è piacevole starsene sotto l’acqua calda a pensare, finché la pelle non inizia a fare le pieghette.
Anche il pomeriggio non è niente di speciale: un libro, un po’ di musica, una puntatina sul sito dell’OMS per verificare il progresso di tutte le malattie del mondo, insomma, le solite cose. L’unica vera differenza rispetto agli esseri umani è che Dio non può uscire di casa. Del resto è ovvio, essendo la sua casa l’Universo.
La sera è il momento della socialità: una birretta con qualche amico, due battute sulle donne e poi magari un film. Dio non ha molti amici e quei pochi che ha sono tutti immaginari.
Tutto qui. Non è una gran vita. Forse qualcuno potrà trovarla noiosa o addirittura squallida, ma questo è Dio. Non credo sappia che esistiamo, non è un tipo speculativo.