(Esodo 3:1)
Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, quando l’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Il roveto ardeva, ma non si consumava. Mosè, che era un ragazzo sveglio, capì subito di cosa si trattava, ma finse di stupirsi per non spiacere al suo Signore.
Uh, chissà perché il roveto arde e non si brucia?
Mosè! Mosè!
Signore, siete voi! Me l’avete fatta anche stavolta!
Non avvicinarti!
Sì, Signore.
Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale cammini è una terra santa!
Sono scalzo, mio Signore!
Togliteli lo stesso!
Mosè finse di togliersi i sandali come gli aveva ordinato il Signore e intanto si guardava intorno cercando un modo per svignarsela.
Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio... come si chiama quell’altro?
Giacobbe.
Giacobbe, ma l’altro?
...
...
Luttazzi?
Senti...
Sì.
Sono sceso per liberare il mio popolo dalla mano dell’Egitto e per guidarlo verso un paese bello e spazioso dove scorre latte e miele e le costolette d’agnello piovono dal cielo.
Non avete bevuto di nuovo, vero Signore?
Guiderò il mio popolo verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Hittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo e il Gerbuseo.
E che ne sarà di tutta questa gente? In fondo è casa loro.
Per favore, non facciamo della facile retorica.
Ma quando mi presento agli Israeliti che gli dico?
Digli che ti mando io.
Io chi?
Io sono colui che sono!
Questo vale un po’ per tutti.
Digli così: "io-sono mi ha mandato a voi".
...
Senti questa: "il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio... come si chiamava?"
Signore...
"Il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, Isacco, eccetera mi ha mandato a voi". Questo sarà d’ora in poi il mio nome!
È un po’ lungo.
Va’! Riunisci gli anziani d’Israele e di’ loro: il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio" --
Signore.
Cosa?
È troppo lungo.
"Il Dio degli Ebrei"?
...
Che c’è? Non ti piace neanche questo?
Posso parlare liberamente?
No. Di’ loro che stenderò la mano e colpirò l’Egitto con tutti i prodigi di cui sono capace! Quando partirete non ve ne andrete a mani vuote! Partirete carichi d’argento e d’oro! Ne caricherete i vostri figli e le vostre figlie e vivrete per sempre nel lusso e nell’abbondanza! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah!
Dopo un’ultima prodigiosa fiammata, il fuoco all’improvviso si spense. Allora Mosè si ritrovò solo col suo gregge in mezzo alla piana, al buio. In lontananza risuonava ancora l’eco della parola del Signore.
Ah! Ah! Ah!
Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, quando l’angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Il roveto ardeva, ma non si consumava. Mosè, che era un ragazzo sveglio, capì subito di cosa si trattava, ma finse di stupirsi per non spiacere al suo Signore.
Uh, chissà perché il roveto arde e non si brucia?
Mosè! Mosè!
Signore, siete voi! Me l’avete fatta anche stavolta!
Non avvicinarti!
Sì, Signore.
Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale cammini è una terra santa!
Sono scalzo, mio Signore!
Togliteli lo stesso!
Mosè finse di togliersi i sandali come gli aveva ordinato il Signore e intanto si guardava intorno cercando un modo per svignarsela.
Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio... come si chiama quell’altro?
Giacobbe.
Giacobbe, ma l’altro?
...
...
Luttazzi?
Senti...
Sì.
Sono sceso per liberare il mio popolo dalla mano dell’Egitto e per guidarlo verso un paese bello e spazioso dove scorre latte e miele e le costolette d’agnello piovono dal cielo.
Non avete bevuto di nuovo, vero Signore?
Guiderò il mio popolo verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Hittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo e il Gerbuseo.
E che ne sarà di tutta questa gente? In fondo è casa loro.
Per favore, non facciamo della facile retorica.
Ma quando mi presento agli Israeliti che gli dico?
Digli che ti mando io.
Io chi?
Io sono colui che sono!
Questo vale un po’ per tutti.
Digli così: "io-sono mi ha mandato a voi".
...
Senti questa: "il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio... come si chiamava?"
Signore...
"Il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, Isacco, eccetera mi ha mandato a voi". Questo sarà d’ora in poi il mio nome!
È un po’ lungo.
Va’! Riunisci gli anziani d’Israele e di’ loro: il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio" --
Signore.
Cosa?
È troppo lungo.
"Il Dio degli Ebrei"?
...
Che c’è? Non ti piace neanche questo?
Posso parlare liberamente?
No. Di’ loro che stenderò la mano e colpirò l’Egitto con tutti i prodigi di cui sono capace! Quando partirete non ve ne andrete a mani vuote! Partirete carichi d’argento e d’oro! Ne caricherete i vostri figli e le vostre figlie e vivrete per sempre nel lusso e nell’abbondanza! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah!
Dopo un’ultima prodigiosa fiammata, il fuoco all’improvviso si spense. Allora Mosè si ritrovò solo col suo gregge in mezzo alla piana, al buio. In lontananza risuonava ancora l’eco della parola del Signore.
Ah! Ah! Ah!