LA CREAZIONE

Ci siamo.

Direi proprio di sì.

È perfetto, Signore.

Ti piace?

Perfetto, bellissimo e necessario.

Non vedo l’ora di farmi un sonnellino. Quanto tempo è che ci lavoro?

In che senso?

Tre giorni? Quattro?

Vi ricordo che siete un ente atemporale, Signore.

Lo so, lo so. Perché ogni tanto non fai finta di essere una persona piacevole?

Sei giorni.

Sei giorni!

Sì, Signore.

È tantissimo se conti che sono onnipotente.

Centoquarantaquattro ore, Signore.

Grazie.

Ci sarebbe ancora da risolvere il problema della gravità.

Ho avuto un’idea in proposito.

Come si fa a fare un universo statico con una forza universale attrattiva?

Non facciamolo statico.

Cioè?

Facciamolo espandere.

Espandere?

Sì, facciamo espandere lo spazio-tempo.

Anche se è vuoto?

Anche se è vuoto. Senti qua: ds2 = dt2 - t2dr2 - t2sinh2(r)dΩ2

Geniale!

E con una semplice trasformazione di coordinate si ritrova lo spazio-tempo vuoto e statico. Basta che fai R = t sinh(r) e T = t cosh(r), e voilà: ds2 = dT2 - dR2 - R22.

Voi siete un artista, Signore.

Onnipotente, onnisciente, onnipresente e onnisimpaticissimo.

C’è poi quella questione del pianeta Terra.

Cioè?

Sì, gli abitanti del pianeta Terra...

Le zanzare?

No, gli altri.

Ah, ho capito.

Rimane da decidere se possano mettersi una sottile guaina di lattice lubrificato sul pene.

Fammi pensare...

Col pene si possono trasmettere molte malattie.

Potremmo spostargli i testicoli in gola e farli riprodurre con la lingua.

Ci abbiamo già pensato: dovremmo mettere l’utero al posto dello stomaco, modificare l’evoluzione dei mammiferi, cancellare la comparsa del trinassodonte sudafricano, anticipare il triassico di centoventitre milioni di anni, accelerare il raffreddamento della crosta terrestre e modificare le equazioni di Maxwell.

Non ci sarebbero più i getti dei quasar.

No.

I getti dei quasar non si toccano.

Sono bellissimi, Signore.

Facciamo così.

Sì?

Facciamo che possono, ma non devono.

Geniale!