IL TEATRINO DELL’ASSURDO

Ci sono certi comportamenti umani che mi fanno inceppare il cervello, non tanto perché fastidiosi, ma perché assurdi, e il mio cervello di fronte al palesarsi dell’assurdo s’inceppa. Qualsiasi cosa io stia facendo (sbucciando una mela, attraversando la strada, aprendo il paracadute), lui si blocca e sulla retina mi appare la scritta “il cervello si è chiuso inaspettatamente, gli altri organi non sembrano averne risentito”.
Alcuni esempi:

1. Credere alla vita eterna e avere paura di morire.

2. Buttare in mare gli immigrati perché non c’è posto per tutti e fare diciotto figli.

3. Lampeggiare per chiedere strada a chi è in fase di sorpasso a x chilometri orari, dove x è il limite di velocità.

Questi comportamenti sono assurdi non in sé, ma in quanto compiuti da un homo cosiddetto sapiens, cioè da un essere vivente che ha tutto il set neurologico necessario per rendersi conto dell’assurdità di quello che sta facendo e ciononostante lo fa. Perché? Se la macchina che mi lampeggia fosse guidata da uno scimpanzé, lo troverei normale, è uno scimpanzé, invece è guidata da un uomo, è questo che è assurdo.
Ma il comportamento in assoluto più assurdo di tutti è votare coso. Com’è fisicamente possibile che una persona voti coso? Intendo una persona che non sia coso stesso o un parente di coso o un amico di coso o un animale domestico di coso (coso ha un sacco di animali domestici, alcuni anche dotati di parola).
Quando m’imbatto in un elettore di coso (in tv, dal panettiere, ovunque), non perdo mai neanche una parola di quello che dice: mi avvicino, gli alzo il volume e ascolto attentamente tutto quello che dice, voglio capire dov’è il bug. Coso annuncia che abolirà il timballo di carne? Lui lo vota. Fa un decreto legge per diminuire la concentrazione di sgombri nell’acqua del rubinetto? Lo vota. Dichiara aperta la caccia alle ciabatte di gomma? Lo vota. Perfetto, va benissimo, tutto questo non m’inceppa. Non lo capisco, ma non m’inceppa, dopotutto può essere un elettore fantasioso, originale, lungimirante, scherzoso, scaramantico o semplicemente sciocco, sono tutte cose che non m’inceppano. Quello che mi fa inceppare è un’altra cosa, e cioè il seguente ragionamento.
Io odio i delinquenti. Tutti odiano i delinquenti, persino i delinquenti, quindi non capisco perché io dovrei essere da meno. Abbasso i delinquenti.
Coso non è un delinquente, è una persona per bene, basta guardarlo in faccia. Se qualche volta ha violato la legge (ma non penso), l’avrà sicuramente fatto a fin di bene. Dopotutto anche Gesù era un fuorilegge.
Nonostante questo, coso è perennemente indagato e mandato a processo da pm, gip, gup e molti altri acronimi sovversivi che vogliono solo sputtanarlo. Pensassero ogni tanto a mettere in galera i delinquenti veri!
Coso ha il diritto di difendersi con tutti i mezzi che ha, ci mancherebbe. Se io fossi accusato ingiustamente di divieto di sosta, mi difenderei con tutto quello che ho: giornali, televisioni, soldi, parlamenti, raggi gamma. Anche se io in realtà non ho un bel niente, e le multe, giuste o ingiuste, mi tocca pagarle tutte. Ma questa non è certo colpa di coso.
Io voto coso perché sono d’accordo con tutte le sue idee, qualsiasi esse siano, però bisogna lasciarlo lavorare! Non è possibile che un Presidente del Consiglio debba passare il tempo a difendersi da processi campati per aria, per questo motivo ci vorrebbe un lodo, un’immunità, qualsiasi cosa, al limite vanno bene anche delle leggi che favoriscono i delinquenti.
Quindi, semplificando i passaggi intermedi, si ha: io odio i delinquenti, quindi voto uno che fa leggi pro delinquenti.
Ora mi chiedo