Per anni mi sono chiesto: e se un asteroide stesse per colpire la Terra? Supponiamo una sera di accendere il Tg e la prima notizia è che fra un anno esatto un asteroide di 10 km di diametro colpirà la Terra. Facciamo 50 km, va', per sicurezza. Come reagirebbe il mondo?
Di certo quella sera non ci sarebbe molto spazio per le notizie sui reali d'Inghilterra o la riproduzione dei pesciragno delle Molucche, e questo sarebbe già un piccolo passo avanti. Poi magari, pensavo, di fronte a una minaccia globale così grave, la gente smetterebbe di litigare su chi ha le divinità più fiche o fa gli spaghetti più buoni e inizierebbe a immedesimarsi un po' di più nei propri simili. Sarebbe logico, no? Un problema molto grave dovrebbe mettere in ombra i problemi più piccoli. Come quando hai il mal di denti e ti stramaledici per tutte le volte che stavi bene e non ti sei goduto fino in fondo quanto era bello non avere il mal di denti e ti prometti che, se mai tornerà a esserci un giorno nella tua vita in cui non avrai il mal di denti, passerai almeno metà di ognuno dei giorni che ti restano da vivere a riflettere su quanto sia bello non avere il mal di denti e di certo non ti metterai mai più a lamentarti di stupidaggini come, che so, i vicini che fanno rumore o il non trovare parcheggio, mio dio, quanto è bello non trovare parcheggio senza mal di denti! Un asteroide imminente è come un mal di denti che riguarda tutto il mondo, in una situazione del genere dovrebbe essere facile immedesimarsi negli altri, pensavo, e invece no.
A questo riguardo la pandemia del 2020 mi ha decisamente aperto gli occhi, ora so bene come reagirebbe il mondo al famoso asteroide.
Per una settimana o due ci sarebbe il panico (assalto ai supermercati, scorte di carta igienica, ritorno precauzionale dai genitori, eccetera) con qualche piccola occasionale traccia di quell'immedesimazione che dicevo prima. Dopo di che subentrerebbe l'assuefazione all'asteroide immi... yawnente e la gente ricomincerebbe a litigare come sempre, ma con molta più ottusità.
Ci sarebbero quelli che minimizzano, cioè quelli che dicono che 50 km di diametro per un asteroide sono pochi rispetto ai 13000 km della Terra. È come tirare un sasso contro un palazzo, direbbero costoro, che danni può fare? Al massimo rompi una finestra, sai che tragedia... e smettiamola di dire che i dinosauri si sono estinti con un asteroide di soli 10 km. Che c'entra? Tutti sanno che i dinosauri erano animali molto impressionabili. E comunque un conto è morire per l'asteroide, un conto è morire con l'asteroide. Impara a ragionare con la tua testa!
Poi ci sarebbero quelli che, molto semplicemente, pensano che non ci sia nessun asteroide e che è tutta un'invenzione degli astronomi per spaventarci e dare ai governi la scusa per instaurare un controllo capillare della società con telescopi, binocoli, occhiali molto spessi, eccetera. Chiunque può vedere con i propri occhi che non c'è nessun asteroide in cielo, ma solo una nuova debolissima stella. L'osservazione del cielo è finanziata dai colossi dell'industria astronomica, come ci si può fidare di persone che vengono pagate (pagate! non so se mi spiego) per trarre conclusioni che dovrebbero essere obiettive? Solo le persone che lavorano gratis sono affidabili. Ancora meglio le persone che vengono pagate per non lavorare, lo dice il buon senso.
Poi salterebbe fuori un premio Nobel ultraottantenne a dire che l'asteroide è stato creato in laboratorio da Samantha Cristoforetti per costringerci a fare i vaccini, e ho anche una mezza idea su chi potrebbe essere costui: Antony Hewish, l'astronomo che nel 1974 ha vinto il premio Nobel per la scoperta delle pulsar, anche se in realtà a scoprirle era stata Jocelyn Bell, la sua dottoranda. Uno schema consolidato.
Poi arriverebbero gli integralisti religiosi a dire che l'asteroide è la punizione divina per i matrimoni gay, l'aborto e le ostie senza glutine, subito seguiti da frotte di ciarlatani che si riverserebbero su internet a esporre vari metodi stravaganti per risolvere il problema, metodi tutti assurdi, tipo fare i suffumigi con gli spaghetti, ma presi sul serio da media, politici e adolescenti.
Ci sarebbero quelli che dicono che l'asteroide è attirato dalle onde elettromagnetiche dei telefoni, che è un'astronave aliena, che per sopravvivere basta mangiare tofu, che è tutta una messinscena per nascondere il fallimento del capitalismo, che le previsioni della meccanica celeste non sono in accordo con i Maya e che non è l'asteroide che sta colpendo la Terra ma è la Terra che sta colpendo l'asteroide, cosa che fa tutta un'altra impressione. Tutto è relativo, lo diceva anche Einstein.
E a un certo punto la stragrande maggioranza della gente direbbe la seguente cosa: ma a noi che ci frega dell'asteroide? Tanto uccide solo i portoghesi (supponendo che cada in Portogallo). Dispiace, ok, è sempre una cosa brutta quando muoiono delle persone (anche se sono portoghesi), ma non mi sembra il caso di fermare tutta l'economia mondiale per risolvere un problema che alla fine riguarda solo loro, in particolare quelli senza adeguate scorte di carta igienica. La vita continua, direbbero, come dicono sempre quelli che pensano che la morte sia una cosa che non li riguarda.
E così alla fine l'asteroide colpirebbe la Terra e farebbe più o meno quello che deve fare: devastazione, morte, le solite cose.
Fine.
Comunque, ho pensato, non c'era bisogno di una pandemia per capire queste cose, perché una terribile tragedia globale che coinvolge tutti gli esseri umani esisteva già e si chiama carie.
No, scherzo, si chiama condizione umana, che è quella condizione che può essere riassunta così: trovare ogni giorno un modo di non pensare che morirai in una maniera orribile.
E comunque gli spaghetti più buoni li fanno i cinesi.