LEADER

PERCHÉ I GATTI SONO COSÌ CARINI


Perché la gente va pazza per i gatti? In fondo non fanno niente di speciale, a parte leccarsi l'ano. Qual è il segreto del loro successo? Dormire venti ore al giorno? Distruggere tende e divani? Vomitare palle di pelo? Non è detto.



Voce dell'intramontabile Guglielmo Favilla.
Sempre della serie tutto quello che c'è da sapere eccetera, c'è anche il video sulle scie chimiche.

LA CALCOLATRICE DEL CICAP


Hai sentito? Due più due non fa quattro, come vogliono farci credere, ma undici.

In che senso, scusa?

Due più due.

Sì.

Forse fa undici.

Undici...

Ormai lo dicono in molti.

È una stronzata.

Da dove ti viene tutta questa sicurezza?

Scusa, ma se dopo queste due birre ne beviamo altre due, quante birre abbiamo bevuto?

Non lo so, dimmelo tu.

Quattro!

Boh, io non ho tutte queste certezze.

Prova a ordinare altre due birre e poi contiamo i bicchieri.

Sei forse un matematico?

No, che c'entra?

Beh, perché si dà il caso che su YouTube c'è questo matematico del MIT che dice che due più due potrebbe fare undici.

Ma figuriamoci...

Ho qui il video, te lo faccio vedere.

Intenderà qualcos'altro, che ne so? Magari parla di un altro sistema numerico. Nel sistema decimale due più due fa quattro. Fine.

Per favore, vai a fare la tua lezioncina a qualcun altro! Io mi baso su ciò che dice lui, non su quello che dici tu. Della tua supponente presunzione di saperne più degli altri me ne frego. La verità io non la conosco e non la conosci nemmeno tu, ma di sicuro l'atteggiamento giusto è dubitare di tutto e informarsi più a fondo su ciò che ci circonda! Chi si appiattisce su quello che gli viene servito nel piatto e grida "gombloddo!" ogni volta che uno osa mettere in discussione il pensiero unico è come minimo scorretto, se non stupido! Tu rimani pure nella tua saccenza vuota e preconfezionata, io preferisco pensare con la mia testa.

Guarda, questa è la calcolatrice del mio telefono: due più due uguale quattro. Visto?

Sarà una calcolatrice del CICAP.

REATO DI NON AVERE 2700 EURO

Molti usano la parola “clandestino” come fosse “assassino”, ma in realtà non può nemmeno essere paragonata a “guidare senza patente”. L'unica cosa che accomuna queste tre cose è che si riferiscono a comportamenti contrari alla legge, nient'altro, ma mentre uccidere la gente e guidare senza patente sono due comportamenti abbastanza pericolosi, entrare in uno stato clandestinamente, no. Se io domani entro in Russia senza visto, non danneggio nessuno, a parte me stesso se mi beccano.
Il reato di clandestinità è come il reato di bere il cappuccino dopo pranzo: un giorno il Parlamento si sveglia e stabilisce che, d’ora in avanti, chiunque verrà sorpreso sul suolo italiano a bere il cappuccino dopo pranzo sarà punito con un'ammenda da 5000 a 10000 euro. Bere il caffè macchiato è ok, bere il cappuccino è reato. Anche due caffè macchiati è ok, anche tre, tutti mischiati insieme in una tazza grande con un velo di cacao amaro sopra, ma il cappuccino nossignore! Il cappuccino dopo pranzo è reato, chiaro? Così tutti quelli che come me hanno imparato dai turisti quanto è piacevole bersi una bella tazzona di cappuccino dopo la pizza, da un giorno all'altro diventano dei criminali. Ecco, il reato di clandestinità è la stessa cosa: tu non stai mettendo in pericolo nessuno, stai solo attraversando un confine, ma tutti gli altri hanno deciso che questa cosa è reato.  
A questo punto è consuetudine che uno obietti “ma allora perché non vengono qui in aereo come i turisti?”, e sempre la consuetudine prevede che a questa obiezione si risponda deridendo chi l'ha fatta. Invece sarebbe più sensato segnalargli il sito della Farnesina e invitarlo a scoprire da solo in che modo uno del Ghana, tanto per dire un Paese a caso, può venire in Italia legalmente per, diciamo, tre mesi. Ci vuole un attimo.


Fra le cose che servono per avere il visto ce n'è una che si fa subito notare:

dimostrazione del possesso di mezzi economici di sostentamento, nella misura prevista dalla Direttiva del Ministero dell'Interno 1.3.2000

Se si guarda la direttiva, si vede che bisogna avere una disponibilità economica di almeno 28 euro al giorno più una quota fissa di 207 euro, come in palestra, che per tre mesi fa circa 2700 euro. Non importa se mio zio mi ospita a casa sua e io posso anche mangiare riso in bianco tutti i giorni, tanto sono a dieta, devo comunque avere 2700 euro, e questo in Ghana è un bel po' di soldi.
Quindi, ricapitolando, quelli che si indignano perché uno entra in Italia illegalmente si stanno indignando perché non ha 2700 euro; quelli che parlano di priorità della lotta all’immigrazione clandestina stanno parlando di priorità della lotta a chi ha meno di 2700 euro; quando un ministro della Repubblica dice che solo gli immigrati regolari sono suoi fratelli (lo ha detto veramente) sta dicendo che solo chi ha più di 2700 euro è suo fratello, perché "reato di clandestinità", come si è visto, non significa altro che "reato di non avere 2700 euro".

GIORNATACCIA

CHE COSA SONO LE SCIE CHIMICHE

Scie chimiche! Cosa sono, dove sono, cosa fanno, ma è vero che se respiri solo col naso i peli che vivono al suo interno filtrano la geoingegneria?
👃🏻
La voce è di Guglielmo Favilla, per gli amici Favilla.

LA VITA DI CIOCCOLATINI COME UNA SCATOLA È

Allora, io non so chi abbia scritto “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, ma penso che questa persona dovrebbe essere frustata in piazza. Penso che uno degli scopi dell’umanità, oltre al progresso, la conoscenza e tutto il resto, dovrebbe essere andare a casa di questa persona, chiederle “sei tu che hai scritto si sta come d’autunno sugli alberi le foglie?” e se risponde “sì, sono io”, prenderla, denudarla, trascinarla in piazza legata a un mulo e frustarla davanti a tutti fino a quando non perde i sensi, e se invece risponde “no”, frustarla lo stesso fino a quando non perde i sensi, perché non è certo con una banale bugia che può sperare di cavarsela. Ma anche nel caso in cui questa persona sia già morta (prima o poi succede a tutti), scopo dell’umanità dovrebbe essere quello di trovare un modo per riportarla in vita, prenderla, denudarla, eccetera e frustarla fino a quando non perde i sensi. È crudele, lo so, ma mai così crudele come l’avere introdotto nel mondo una cosa come “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, perché è oggettivo che questa cosa abbia reso il mondo un posto peggiore, visto che ha reso un numero considerevole di persone, cioè almeno una, cioè me, oggettivamente più infelice. Certo, poco più infelice e per poco tempo, ma non penso di esagerare nel dire che, con tutte le cause di infelicità che già ci sono nel mondo e che spontaneamente si producono in continuazione, produrne volontariamente di nuove è una colpa che difficilmente una punizione corporale potrà mai far espiare, anche se, come si dice, tentar non nuoce. “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” non è una (sto per dirlo) poesia, né una brutta (lo dico di nuovo) poesia e non è nemmeno, a voler essere buoni e facendo finta di non aver sentito bene, una semplice frasetta del cazzo, no, questa è una coltellata nella testa e nessun grande scrittore di questo mondo con tutti i suoi capolavori potrà mai cancellare il segno lasciato da una coltellata, così come nessun sorbetto può togliere il sapore che ti resta in bocca dopo aver mangiato un pesce marcio.
Ricordo ancora il male che ho sentito da bambino la prima volta che questa cosa mi è stata conficcata nella testa. Ricordo che ho pensato “perché mi fai questo, autore della cosa? Neanche ci conosciamo”. Già sarebbe stato ingiusto aggredirmi con un più innocuo “si sta come le foglie sugli alberi d’autunno” o anche solo con un “la vita è come una scatola di cioccolatini”, ma arrivare addirittura a spostare qua e là qualche parola per mascherare la banalità del pensiero è una cosa davvero crudele, ed è assurdo che a diffondere questa cosa vergognosa e orribile sia proprio la scuola, il posto in teoria adibito all’educazione. Un genitore si sforza di tenere suo figlio lontano dai pericoli, di proteggerlo e farlo crescere sano e educato, e poi lo manda in un posto dove non solo gli insegnano parolacce come “foglie d’autunno”, “volto diletto”, “sussulti d’amor” e “frastuoni di pensieri struscianti”, ma gli violentano le orecchie con “si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. Perché una stupidaggine è solo una stupidaggine, ma una stupidaggine travestita da (giuro, ultima volta) poesia si chiama violenza.
Poi un giorno dirò due parole anche su “m’illumino d’immenso”, chiunque sia l'autore.

POLVERE

TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SU TUTTO QUANTO

Viviamo in un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da notizie di cui è difficile verificare l’attendibilità, diceva Aristotele, e questo oggi è ancora più vero, basti pensare a quanto è facile accedere alla conoscenza. Voglio sapere quante calorie ha la mortadella? Bene, basta fermare uno in strada e chiederglielo. Se poi non conosce la risposta, nessun problema, questo non gli impedirà di darmela lo stesso. E se la risposta non mi piace (può succedere), posso sempre chiedere a qualcun altro. È così che ho scoperto che la birra fa bene alla circolazione.
E poi c’è internet. Con internet ognuno può conoscere immediatamente tutte le informazioni del mondo, non importa quanto irrilevanti esse siano. Per esempio, chi è il presidente del Surimi? Basta digitare su Google “chi è il presidente del Surimi?” ed ecco qua la risposta:
È incredibile cosa si può fare oggi col computer, vero? L’unico problema è che non sempre è facile capire se un’informazione è attendibile oppure no. Per esempio, come faccio io che non so niente di economia a capire se è più attendibile un articolo del Sole 24 Ore o Jerry Calà, tanto per dire un nome? Sul Sole scrivono persone competenti, è vero, ma siamo sicuri che non abbiano conflitti di interesse? Invece Jerry Calà è un essere puro e totalmente disinteressato ai soldi e alla fama, come Gesù bambino. A chi dare credito, dunque? Di chi fidarsi? Chi ha deciso che i puntini di sospensione debbano essere tre e non, per dire, trentanove? È difficile.
Per questo motivo io e Favilla (io le animazioni, Favilla la voce) abbiamo fatto alcuni video animati che affrontano i temi più importanti della nostra epoca: scie chimiche, Hitler, gatti, cazzi, nonni e rivoluzioni proletarie.
Saranno pubblicati uno al mese su YouTube a partire dal 27 gennaio e, ci tengo a precisarlo, sono tutti rigorosamente tratti da questo blog, sito assolutamente attendibile e sul quale, almeno finora, non mi è mai capitato di leggere cose che non condivido.
Abbiamo anche fatto il trailer, più di così.......................................