LA SCARPIERA

Carla, hai per caso visto i miei sandali?

Quali sandali?

I miei sandali neri.

No.

Li avevo lasciati qui.

Dove?

Qui sotto.

Perché non li hai messi nella scarpiera?

Li avevo lasciati qui.

Hai presente quel mobile ad anta scorrevole tutto pieno di scarpe che c’è all’ingresso?

Ma li hai visti o no?

I tuoi sandali?

Quelli neri.

No.

Non li hai visti.

No.

Fantastico.

E comunque non sono neri.

Eh?

Non sono neri.

In che senso?

Nel senso che non sono neri.

Carla...

Mi sembravano più sul marrone, marrone scuro, una via di mezzo tra l’ebanite caucasica e la grafite grezza, hai presente?

E sai dove sono?

Quelli neri?

Sì.

Non ne ho idea.

Carla, amore, non è che per caso hai visto i miei sandali “marroni”?

Hai guardato nella scarpiera?

No. Non ho guardato nella scarpiera. Non ci ho guardato perché li avevo lasciati qui sotto. Li lascio sempre qui sotto. Proprio qui, guarda.

Uhm... nello stesso posto di quelli neri.

Non ho sandali neri.

Allora perché li cerchi?

Ascolta...

Dimmi, amore.

Ne ho un paio solo, uno solo e basta e li metto sempre qui.

Forse stavolta sono nella scarpiera.

Nella scarpiera...

È là che dovrebbero stare.

Ce li hai messi tu?

Ma, amore, se ti ho detto che non li ho visti...

D’accordo. Vado a vedere nella scarpiera.

Bravo. È il primo posto dove guardare.

...

Trovati?

Non ci sono.

Per forza, lasci sempre tutto in giro.