LO PSICHIATRA DELLA MUTUA

Sono venuto per mia figlia.

Lo so.

Sul serio?

Me l’ha detto per telefono.

Io non ho il telefono.

Mi ha detto anche questo. Si sieda, per favore.

Grazie.

Sigaretta?

Non fumo.

Ottimo. Non le spiace se le fumo tutte io, vero?

No.

Allora? Che ha sua figlia che non va?

Parla da sola.

Parla da sola...

Sì. Parla come se stesse parlando con qualcuno, solo che non c’è nessuno, capisce cosa intendo?

Parla da sola.

Esatto, per esempio ieri è stata mezz’ora chiusa in bagno a parlare.

Da sola.

Sì.

Gli indizi convergono.

È convinta di essere in contatto con qualcuno di invisibile, capisce? Qualcuno che le suggerisce le cose.

Ho già sentito casi come questo.

Sul serio?

Sì, al cinema.

Cos’ha secondo lei?

Vuol dire secondo le scienze mediche?

Cos’ha secondo le scienze mediche?

In casi come questi la diagnosi è una sola.

Quale?

È matta da legare.

Oddio!

Proprio così. Tenga, questa è la corda. Nel caso facesse resistenza le dia un po’ di questo, due volte al dì.

È un martello.

Sì, due volte al dì. Sulla testa.

Grazie, dottore.

Si ricordi, la pazzia è una cosa seria.

Sì, dottore.

Ora scappo che devo andare a messa.