Per che cosa tifano i tifosi? Per la squadra. Cioè? Che cos’è la squadra per un tifoso?
Se fossi il presidente della Roma e della Lazio farei questo piccolo esperimento. Durante l’intervallo di Roma-Lazio venderei tutti i giocatori e lo staff della Roma alla Lazio, e tutti quelli della Lazio alla Roma, poi all’inizio del secondo tempo andrei a nascondermi dietro una bandierina del calcio d’angolo per vedere cosa succede. Verosimilmente la maggior parte degli spettatori si sentirà presa in giro e lascerà ordinatamente lo stadio senza accoltellarsi più di tanto, ma i tifosi? Cosa faranno i tifosi? Insulteranno i loro nuovi giocatori? Tiferanno per la squadra avversaria? Oppure continueranno a tifare per la loro squadra come se niente fosse? Forse. Che cos’è la squadra se non i giocatori di cui è composta? La maglia, si dice.
Il tifoso è fissato con la maglia. Puoi fargli di tutto, rubargli trenta euro ogni domenica, comprimerlo in scatole di sardine su rotaia, prenderlo a manganellate sulla capocchia di spillo, ma guai a toccargli la maglia. Chi sputa sulla maglia è un nemico, mentre chi la bacia è un amico, anche se alla fine si tratta sempre di saliva. Perché per il tifoso è così importante il modo in cui si spalma la saliva sulla maglia?
Per cercare di capirlo potrei fare così: sempre nell’intervallo di Roma-Lazio, oltre a scambiare giocatori e staff, stabilisco che da quel momento in poi la maglia della Lazio sarà gialla e rossa con il simbolo di una lupa, mentre quella della Roma sarà bianca e azzurra col simbolo di un’aquila, la famosa aquila capitolina che porta i lombrichi a Romolo e Remo. In questo modo i tifosi vedranno rientrare in campo i vecchi giocatori della Roma con addosso una maglia giallo-rossa e i vecchi giocatori della Lazio con una maglia bianco-azzurra, solo che i giocatori della Roma con la maglia della Roma sono la Lazio, mentre quelli della Lazio con la maglia della Lazio sono la Roma, lo si capisce dal fatto che il calcio d’inizio del secondo tempo sarà battuto dagli stessi del primo tempo, vestiti come nel primo tempo e con lo stesso animaletto cucito addosso. Sotto quale curva andrà a sventolare la sua maglia giallo-rossa Totti, il capitano della Lazio?
Ma forse i tifosi non tifano nemmeno per la maglia, tifano per il nome della squadra. Bene, allora dopo aver scambiato giocatori e colori, scambio anche i nomi: la Lazio si chiamerà Roma e la Roma si chiamerà Lazio. Il cambiamento si noterà dal fatto che la squadra che alla fine del primo tempo stava vincendo, all’inizio del secondo starà perdendo. È una cosa che ogni tifoso dovrebbe notare. Se invece stavano pareggiando è più difficile, anche se i più attenti dovrebbero notare che sul tabellone non ci sarà più scritto “Roma-Lazio 0-0” ma “Lazio-Roma 0-0”. In pratica quello che rimane invariato è la storia delle due squadre: gli scudetti, le partite memorabili, eccetera. Vuoi vedere che i tifosi tifano per la storia?
Non resta che una cosa da fare: alla fine di quel famoso primo tempo annuncerò con grande rammarico ai giocatori che le loro squadre sono appena state sciolte, ma niente paura, sulle ceneri della Roma fonderò subito una nuova squadra, la Lazio, che sarà convenzionalmente chiamata “Roma”, avrà come colori sociali il giallo e il rosso e inizierà la sua nuova magica avventura nel mondo del calcio con i giocatori e tutto lo staff della vecchia Roma, mentre quest’ultima sarà rifondata sulla Lazio, si chiamerà “Lazio” e avrà i colori e i giocatori della Lazio. Lo speaker dello stadio si premurerà di spiegare tutto per bene.
Che cosa faranno i tifosi? Continueranno a tifare per la loro squadra, cioè l’altra, o inizieranno a tifare per gli avversari, che in realtà sono i loro?
Infine tutti i giocatori saranno sostituiti da ventidue piccole scimmie.
Se fossi il presidente della Roma e della Lazio farei questo piccolo esperimento. Durante l’intervallo di Roma-Lazio venderei tutti i giocatori e lo staff della Roma alla Lazio, e tutti quelli della Lazio alla Roma, poi all’inizio del secondo tempo andrei a nascondermi dietro una bandierina del calcio d’angolo per vedere cosa succede. Verosimilmente la maggior parte degli spettatori si sentirà presa in giro e lascerà ordinatamente lo stadio senza accoltellarsi più di tanto, ma i tifosi? Cosa faranno i tifosi? Insulteranno i loro nuovi giocatori? Tiferanno per la squadra avversaria? Oppure continueranno a tifare per la loro squadra come se niente fosse? Forse. Che cos’è la squadra se non i giocatori di cui è composta? La maglia, si dice.
Il tifoso è fissato con la maglia. Puoi fargli di tutto, rubargli trenta euro ogni domenica, comprimerlo in scatole di sardine su rotaia, prenderlo a manganellate sulla capocchia di spillo, ma guai a toccargli la maglia. Chi sputa sulla maglia è un nemico, mentre chi la bacia è un amico, anche se alla fine si tratta sempre di saliva. Perché per il tifoso è così importante il modo in cui si spalma la saliva sulla maglia?
Per cercare di capirlo potrei fare così: sempre nell’intervallo di Roma-Lazio, oltre a scambiare giocatori e staff, stabilisco che da quel momento in poi la maglia della Lazio sarà gialla e rossa con il simbolo di una lupa, mentre quella della Roma sarà bianca e azzurra col simbolo di un’aquila, la famosa aquila capitolina che porta i lombrichi a Romolo e Remo. In questo modo i tifosi vedranno rientrare in campo i vecchi giocatori della Roma con addosso una maglia giallo-rossa e i vecchi giocatori della Lazio con una maglia bianco-azzurra, solo che i giocatori della Roma con la maglia della Roma sono la Lazio, mentre quelli della Lazio con la maglia della Lazio sono la Roma, lo si capisce dal fatto che il calcio d’inizio del secondo tempo sarà battuto dagli stessi del primo tempo, vestiti come nel primo tempo e con lo stesso animaletto cucito addosso. Sotto quale curva andrà a sventolare la sua maglia giallo-rossa Totti, il capitano della Lazio?
Ma forse i tifosi non tifano nemmeno per la maglia, tifano per il nome della squadra. Bene, allora dopo aver scambiato giocatori e colori, scambio anche i nomi: la Lazio si chiamerà Roma e la Roma si chiamerà Lazio. Il cambiamento si noterà dal fatto che la squadra che alla fine del primo tempo stava vincendo, all’inizio del secondo starà perdendo. È una cosa che ogni tifoso dovrebbe notare. Se invece stavano pareggiando è più difficile, anche se i più attenti dovrebbero notare che sul tabellone non ci sarà più scritto “Roma-Lazio 0-0” ma “Lazio-Roma 0-0”. In pratica quello che rimane invariato è la storia delle due squadre: gli scudetti, le partite memorabili, eccetera. Vuoi vedere che i tifosi tifano per la storia?
Non resta che una cosa da fare: alla fine di quel famoso primo tempo annuncerò con grande rammarico ai giocatori che le loro squadre sono appena state sciolte, ma niente paura, sulle ceneri della Roma fonderò subito una nuova squadra, la Lazio, che sarà convenzionalmente chiamata “Roma”, avrà come colori sociali il giallo e il rosso e inizierà la sua nuova magica avventura nel mondo del calcio con i giocatori e tutto lo staff della vecchia Roma, mentre quest’ultima sarà rifondata sulla Lazio, si chiamerà “Lazio” e avrà i colori e i giocatori della Lazio. Lo speaker dello stadio si premurerà di spiegare tutto per bene.
Che cosa faranno i tifosi? Continueranno a tifare per la loro squadra, cioè l’altra, o inizieranno a tifare per gli avversari, che in realtà sono i loro?
Infine tutti i giocatori saranno sostituiti da ventidue piccole scimmie.