NESSUNO MI TOGLIERÀ MAI DALLA TESTA CHE HO UN GRANDE TALENTO, DEVO SOLO SCOPRIRE QUALE

Tempo fa, più o meno verso le sette, sono venuto a sapere che la Juventus giocava in serie B. È stato un colpo. Ricordo ancora distintamente quello che ho pensato: “se solo fosse quei tre centimetri in più, sarei autosufficiente”. Ma la sorpresa più grande è stata scoprire che Juventus non è il nome di un educandato femminile, ma di una squadra di calcio, e che il calcio, attenzione che questa è grossa, non è un elemento della tavola periodica, ma uno sport di squadra in cui ventidue milionari vestiti da clown rincorrono una palla. Lo scopo è fare gol e rotolarsi nell’erba urlando “gol”, sempre e solo in quest’ordine.
In effetti mi aveva sempre insospettito tutto questo interesse per un collegio di monache, ma mai e poi mai avrei immaginato che potesse essere retrocesso in serie B. Come ripeteva sempre mio nonno dall’alto dei suoi novantatre anni: “prendimi adesso”.
Così ho deciso di telefonare al presidente della Juventus. Non è stato semplice. Siccome il numero non è sulla guida, ho dovuto provarli tutti partendo da 1.


Pronto, presidente della Juventus?

Sono io.

Vorrei allenare la Juventus.

Ha esperienza di calcio?

Ho saputo che non è un elemento chimico.

Si consideri assunto.


Avevo un piano impeccabile: comprare i calciatori che fanno più gol e farli giocare. Semplice. Del resto la semplicità è prerogativa di tutto ciò che è geniale (se si eccettua la Teoria della Relatività Generale, il Tractatus Logico-Philosophicus, l’Etica Nicomachea, il  Clavicembalo Ben Temperato libri I e II, la Missa Solemnis Op. 123, i quartetti “Rasumovsky” Op.59 e anche 74, 95, 127, 130-133, 135, tutto Mozart dai vent’anni in poi, l’Orlando Furioso, Kafka, Bernhard, Pinter, Shakespeare, il teatro greco in blocco, tutto il rinascimento e un sacco di altre cose che non sto a dire).
Una rapida scorsa alle classifiche marcatori è stata sufficiente per individuare immediatamente il giocatore più forte sulla piazza: Massimo Grilli, punta del Lumezzane, 404 presenze, 297 reti, 99 assist, personalità: normale. Cosa incredibile ma vera: mai convocato in Nazionale.
Ho contattato direttamente il presidente del Lumezzane.


Pronto, vorrei comprare Massimo Grilli.

Il giocatore è valutato 2100000 €.

100 €, consento la trattativa.

1000000 €. È un elemento insostituibile della squadra, è sotto contratto per altri quattro anni ed è felice di rimanere. Lingue parlate: italiano, inglese (base).

500000 più altri 500000 dopo i primi 70 gol in campionato e il 50% sulla prossima cessione.

Massimo Grilli non vede l’ora di giocare per una squadra che vanta così tanti tifosi.

Cioè la Juventus, giusto?


Nel giro di una settimana sono riuscito a mettere insieme un fenomenale dream team di trentadue giocatori, i migliori del mondo. Tanto per citare solo i più noti:

Mansour Al-Suwayyed, stella dello Zeleznik, 83 gol con la maglia del Qatar, opinione generale: crede che dovrebbe essere un titolare fisso, 1600000 €;

Angelo Vaccaro, 37 anni, 12 presenze in Under 21, miglior giocatore di serie B negli anni 1996, 1997 e 2005, 250000 €;

Dudley Bloomer, lesothiano in forza al Real Montecchio, lievi preoccupazioni: nessuna, serie preoccupazioni: non riesce ad ambientarsi, 1200000 €;

Mario Scarpetta, giovane promessa del Borgomanero, opinione generale: pensa che Mansour Al-Suwayyed non dovrebbe prendersi così sul serio, piede preferito: sconosciuto, 50000 €.

Purtroppo, però, le cose non sono andate come speravo. La prima grossa delusione è stata scoprire che si possono schierare solo undici giocatori per volta, ma la seconda è stata anche peggio.


Come sarebbe a dire che serve un portiere?

Ci vuole uno in porta.

In porta? Non spendo milioni per mettere i giocatori in porta!


Anche se mi hanno licenziato prima dell’inizio della stagione, è stata comunque un’esperienza che mi ha insegnato molto. Ho affinato un certo senso tattico e il fiuto per i giovani talenti, ho girato il mondo, anche più volte al giorno, e ho iniziato a vedere le persone da un nuovo punto di vista: il loro prezzo.
Bene.
Come ha detto mio nonno in punto di morte: “ciao”.